FUNZIONI IDRAULICHE:
La funzione drenante di un geotessile dipende dalla sua permeabilità longitudinale. La quantità di acqua che può essere trasmessa da un singolo dreno dipende dalla trasmissività idraulica del geotessile ed in questo caso, per loro innata natura, tutti i tessuti non tessuti agugliati meccanicamente, essendo microforati, riescono a svolgere la loro funzione in ottimo modo.
La capacità di un geotessile in tessuto non tessuto di agire come filtro dipende dal coefficiente di permeabilità normale e dal diametro di filtrazione. In generale, un filtro deve soddisfare entrambe le seguenti condizioni: lasciare passare l’acqua (criterio della permeabilità) e trattenere le particelle solide (criterio di ritenzione).

FUNZIONI MECCANICHE:
Il funzionamento di un geotessile come strato separatore (o anticontaminante) dipende principalmente da proprietà idrauliche e da proprietà meccaniche (resistenza al punzonamento, alla trazione, alla lacerazione e deformazione a rottura per trazione e punzonamento).
Un elemento di separazione deve trattenere le particelle del terreno più fine a contatto con esso e deve avere sufficiente resistenza per opporsi alle sollecitazioni indotte ai carichi applicati. I criteri di resistenza, invece, tengono conto delle diverse azioni cui il geotessile deve resistere; in particolare la pressione esercitata dal terreno più fine su un vuoto ed il punzonamento da parte di ciottoli isolati, che può condurre a fenomeni di strappo e di lacerazione del geotessile per effetto di locali concentrazioni di sforzi nel piano del geotessile.

La funzione di un geotessile come rinforzo si esplica tutte le volte che un’opera in terra, costruita con materiali mal compattabili o comunque deformabili, viene “armata” con strati di geotessile in modo da chiamare in gioco la resistenza a trazione e le caratteristiche di attrito del geotessile stesso.
I teli di geotessuto possono essere utilizzati anche a protezione di guaine bituminose e di membrane termoplastiche in posa sia orizzontale che verticale, nei casi di impermeabilizzazione di gallerie, muri contro-terra, giardini pensili, tetti rovesci, discariche controllate, lagunaggi e stoccaggi di prodotti inquinanti. In alcuni casi, intervallando un telo di geotessile a guaine termoplastiche contigue di natura diversa, si evita che il loro contatto diretto dia il via a fenomeni di reazione chimica reciproca. Qualora queste siano soggette a ricarico di materiale con durezza superficiale superiore a quella della membrana stessa, la posa in opera di un telo di adeguato spessore ne evita qualsiasi danneggiamento.